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Vota Adesso…

950_festivalTra i numerosi premi che la VI Edizione del Festival Teatro Amatoriale organizzato dal Teatro Nuovo, che vede aprire proprio ora il sipario sul nostro spettacolo, c’è il premio del Pubblico: la classica formula per coinvolgere il pubblico presente in sala e a casa con SMS e SOCIAL.

Adesso si può iniziare a votare il nostro spettacolo a questo LINK ma fate in fretta c’è tempo fino al 30 Giugno!

C’è anche la possibilità di inviare un sms, il Codice Voto  è 52412  al 320.2041040.

Condividete e diffondete.

Grazie!

Qui di seguito il Regolamento Competo e dettagliato per votare

REGOLAMENTO VOTO DEL PUBBLICO SMS e INTERNET
Quest’anno, nell’edizione più interattiva di sempre, le modalità di voto si moltiplicano! Ecco tutti i modi a vostra disposizione per votare i vostri spettacoli preferiti e sostenerli nella gara. Lo spettacolo che raccoglierà il maggior numero di voti validi, riceverà il Premio del Pubblico. Sarà possibile votare, nelle modalità che preferite, da giovedì 23 maggio alle ore 10.00 di domenica 30 giugno 2013.

VIA SMS
Anche quest’anno potete votare via SMS al numero 320.2041040 attraverso tutti gli operatori, indicando nel testo del messaggio il codice del vostro spettacolo preferito. Votare via SMS ha un costo legato all’operatore utilizzato. E’ possibile esprimere una sola preferenza a spettacolo.
Da quest’anno è possibile votare anche su internet tramite sito internet, Facebook e Twitter. Sarà possibile votare in tutte le modalità. I voti saranno infatti sommati e conteggiati tutti insieme.
SU TEATRONUOVO.IT
Da quest’anno è possibile votare anche sul sito di Teatro Nuovo. Una volta entrati nella pagina del vostro spettacolo preferito, potrete cliccare mi piace al commento VOTA LO SPETTACOLO (TITOLO). L’invio di ogni voto è gratuito, salvo i costi tecnici di connettività dati addebitati allo spettatore votante dal proprio provider di connettività. E’ possibile esprimere una sola preferenza a spettacolo.
SU FACEBOOK
Quest’anno è possibile votare anche direttamente su Facebook, sulla pagina ufficiale di Teatro Nuovo (facebook.com/teatronuovomilano). Per votare è necessario diventare Likers della pagina ufficiale di Teatro Nuovo e rispondere alla domanda Qual è il tuo spettacolo preferito?. E’ possibile esprimere una sola preferenza per spettacolo. L’invio di ogni voto è gratuito, salvo i costi tecnici di connettività dati addebitati al telespettatore votante dal proprio provider di connettività.
SU TWITTER
Quest’anno è possibile votare anche tramite Twitter, attraverso il profilo ufficiale di Teatro Nuovo (twitter.com/teatronuovo). Si vota mediante l’invio di un Messaggio Diretto all’account Twitter @TeatroNuovo. Come fare? Entrate su Twitter con il vostro account. Prima di tutto, qualora non lo foste già, dovete diventare follower di @TeatroNuovo cliccando sull’apposito bottone Segui. Per votare dovrete inviare il messaggio diretto selezionando la funzione “invia un Messaggio Diretto” a @TeatroNuovo, indicando nel testo del Messaggio Diretto il titolo del vostro spettacolo preferito. E’ possibile esprimere un solo voto a spettacolo da proprio account Twitter. I tweet non saranno in alcun modo considerati ai fini della votazione. L’invio di ogni voto è gratuito, salvo i costi tecnici di connettività dati addebitati al telespettatore votante dal proprio provider di connettività.

Compagnia Musicalmente

Parliamo di noi

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Perché Adesso o mai più? Oggi portiamo a Milano il nostro spettacolo ed é il momento adatto per questa domanda. A quattro mesi giusti dal suo debutto, Adesso o mai più ci ha già detto qualcosa di sé: si butta su questioni complesse e provocatorie con un’incoscienza rischiosa ma sa meritare la comprensione del pubblico, probabilmente perché non gli permette di assumere un unico punto di vista; scorre irruente, come una passione smodata, senza curarsi dell’applauso, senza cercarlo né pretenderlo, una canzone via l’altra, dando tutto ciò che ha; ispira, chi lo fa e chi lo guarda, senza avere la vanità dell’ispirazione. Richiama l’originale ma non é la stessa cosa. Urta e commuove. Possiamo ammettere queste sue qualità, con semplicità, anche perché non ci avremmo scommesso del tutto, nella sua lunga incubazione. Domani però si va a Milano, tappa un po’ mitica per la nostra storia, in uno dei più importanti teatri italiani, per un festival di ottimo livello, il nostro primo concorso nazionale. Ed é giusto andarci rimettendo in discussione tutto e dicendo al nostro spettacolo: “Questa sera vedremo quello che vali davvero, bello mio!”. E dunque è il momento giusto: perché Adesso o mai più? Che senso ha?

Ecco alcuni perché.
Perché, quattro o cinque anni fa, prima di ‘Musical il mio primo amore’ e di ‘Quel tipaccio di Braccio’, ci ha rapiti l’idea di una scena, senza né un prima né un poi, un attimo fondamentale, di svolta, nella vita vera di Jonathan Larson e ci siamo emozionati ad immaginarla sul palco mentre, sotto luci sempre più fioche, con un potente rovesciamento di fronte, illumina tutto proprio nel momento in cui affonda nel buio.
E perché, approfondendo la storia e l’opera di Larson, lavorandoci su e lasciandoci lavorare da lui, trasformando le idee in canzoni, costruendo lo spettacolo, incrociando il tutto con le nostre vite, abbiamo sentito crescere una profonda consonanza tra i nostri e i suoi valori e rafforzarsi, contro il fariseismo di tutti i tempi, quello sguardo di compassione creativa che fa vivere Rent nel cuore di tanti e che in un’altra lingua chiameremmo ‘perdono’.
E perché in Larson abbiamo trovato sostegno all’idea che giustifica Musicalmente fin dai suoi esordi: che, cioè, la creatività e l’arte sono vie di bene per l’uomo.
E, infine, perché c’era una domanda scomoda che uno spettacolo poteva aiutarci ad affrontare: e tu, come misuri una vita?
C’é un episodio minuscolo della vita di Larson che ha trovato spazio solo in parte nel nostro spettacolo e che qui ha senso recuperare pienamente. Poco prima del debutto di Rent, a cose ormai fatte, Anthony Rapp, che nel primo cast interpretò Mark, si complimentò con Jonathan per la prorompente bellezza dello spettacolo. Egli, già stanco e sinceramente confuso, si schernì: “Dici? Non ne sono sicuro, non so se Rent avrà successo”.
 Per quanto minuscola possa essere la portata di Adesso o mai più in rapporto al successo internazionale dell’opera di Larson, anche noi partiamo con questa stessa salutare ammissione di significato: a Milano, non sappiamo come andrà, ma sappiamo perché andiamo.
“Che cosa c’é nel cuore di chi non sogna?” (“Tu cosa scegli”, Adesso o mai più, Musicalmente, 2013)
MUSICALMENTE
(Mirco Mazzoli)
Compagnia Musicalmente

Raccontiamo una storia vera

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Adesso o mai più – opera rock
25 gennaio 1996. Jonathan finisce la prova generale di “Rent”, il musical in cui sente di aver racchiuso tutta la sua vita e i suoi significati migliori. La risposta del pubblico è molto convincente. Rent riprende la Bohème di Puccini, esattamente 100 anni dopo, sullo sfondo di una New York venata dal dilagare dell’Aids. La compagnia si dà appuntamento al giorno dopo per il debutto. Sul far dell’alba, Jonathan viene colto da un aneurisma e muore. Ha 35 anni. “Rent” diventa uno dei successi più acclamati del musical.
Come si misura la vita? Intorno a questa domanda ruota il nuovo spettacolo di Musicalmente, liberamente ispirato alla vita di Jonathan Larson (1960-1996), uno dei compositori e drammaturghi che hanno maggiormente rinnovato il genere del musical, a livello mondiale.

il 23 Giugno 2013 dalle  20.45 (qui) c’è anche la possibilità di votare il nostro spettacolo per provare  a vincere “premio del pubblico”

Corsi Musical

I Mitici!

Oggi vi presentiamo l’esibizione al Teatro Verdi del Corso di Musical dei più piccoli.
Semplicemente eccezionali !
[youtube=http://youtu.be/NOqZUTFwYcY]

Corsi Musical

Banksy

Abbiamo il piacere di mostrare a tutti l’apprezzatissima coreografia di Valeria Chiara Puppo messa in scena per la prima volta il 7 Giugno 2013 al Teatro Verdi
[youtube=http://youtu.be/MBk2brwwUiU]
“Il lavoro messo in scena dai ragazzi del corso di Hip-hop è liberamente ispirato alle opere del writer Banksy.
Diretto. Irriverente. Sovversivo. Seducente.
Connessioni surreali che allo stesso tempo sottolineano una critica alla società a tutto campo. Un percorso atipico per un artista di strada: Bansky si muove nell’anonimato da Bristol (sua città di origine) a partire dalla fine degli anni ottanta iniziando dalla strada, per arrivare anche a gallerie e musei.
Banksy ha disseminato immagini ironiche, sferzanti, antiautoritarie negli angoli più inaspettati del mondo trasformando il vandalismo in un’azione artistica senza precedenti.
“Banksy” è stato coreografato a partire da immagini e impressioni proposte dagli allievi, abbiamo insieme cercato una qualità di movimento idonea alla rappresentazione di gruppo e dei singoli personaggi.
Oltre all’aspetto tecnico della danza hip-hop, il lavoro tenta di sviluppare e approfondire anche le capacità espressive e teatrali di ogni interprete.”…………………………………………………………di Valeria Chiara Puppo

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